Spesso si crede che un bicchiere da cocktail vale l’altro. Ma allora perché ci sarebbero così tante tipologie di bicchieri in circolazione?
Ogni barman che si rispetti sa bene che la presentazione gioca un ruolo importantissimo nella percezione olfattiva e gustativa del drink. Che l’occhio voglia la sua parte, è una legge che si dimostra valida in quasi tutti gli aspetti della nostra vita – e perché non dovrebbe valere anche per i cocktail? Poter vedere, attraverso il vetro, il colore, la consistenza e i riflessi del drink consente di gustarlo a pieno. Ma non solo: la forma del bordo determina il modo in cui il drink si distribuisce sulle papille gustative, permettendo di percepire note e sensazioni specifiche.
Principali tipi di bicchieri da cocktail
Ad ogni cocktail corrisponde un bicchiere dalla forma, dalla capienza e dallo spessore diverso. Conoscere le caratteristiche di ognuno è quindi fondamentale per servire dei drink perfetti. Vediamo, quindi, almeno i principali bicchieri da cocktail in circolazione.
Bicchiere a coppa
Una delle tipologie più classiche, utilizzato nella preparazione di short drink e cocktail di volume ridotto che vengono serviti senza il ghiaccio. È quindi necessario raffreddarlo in congelatore o riempirlo di ghiaccio prima di versare il drink.
Coppa Martini
Il bicchiere di James Bond, forse uno dei più iconici bicchieri al mondo. Si tratta di un bicchiere a doppia coppa, dallo stelo più lungo e dal bordo più largo della coppa normale, il ché permette di percepire gusti più forti.
Tumbler bicchiere Highball
Dalla slanciata forma cilindrica e dai lati dritti, grazie ad una capacità che va dai 240 ai 350 ml è il classico bicchiere da long drink, ideale anche per servire cocktail a base di succhi. La grande capacità dell’Highball permette di servire dei drink ricchi di cubetti di ghiaccio.
Questi Tumbler alti, sono i perfetti bicchieri da Mojito, Gin Tonic, Cuba Libre, ecc.
Tumbler basso
Cilindrico, basso e dal fondo spesso, con una capienza che va dai 22 ai 34 ml. È anche conosciuto come bicchiere old fashioned o Rock Glass, dato che viene soprattutto utilizzato per servire whisky accompagnati da un solo cubetto di ghiaccio (detto appunto rock). Questo elegante bicchiere è un’icona del lounge bar all’americana, compagno fedele dei Mad Men newyorkesi.
Ballon
Questo bicchiere a stelo prende il nome dalla particolare forma della coppa, che assomiglia proprio ad un pallone. I britannici (che vogliono sempre distinguersi) preferiscono chiamarlo Snifter. Infatti, la peculiarità del bicchiere sta nel fatto che la parte superiore è più stretta di quella inferiore: questo permette di intrappolare meglio l’aroma della bevanda e di coglierlo appieno con una “sniffata”. Per questo motivo, i ballon sono perfetti bicchieri da rum, da brandy e da cognac.
Flute
Dal gambo sottile e dalla forma allungata (che rimanda a quella del flauto, o flûte, in francese), il flute è il classico bicchiere da aperitivo con cui sorseggiare spumante e prosecco. Lo stelo lungo, infatti, permette di non scaldare il contenuto del bicchiere con il calore della mano. La forma della coppa, stretta e lunga, consente di sviluppare il perlage dello spumante – ossia la dispersione verso l’alto delle bollicine che caratterizzano la tipologia dei vini effervescenti.
Come dicevamo, ad ogni cocktail corrisponde un bicchiere. Abbiamo voluto illustrare i bicchieri più famosi, più iconici e certamente più diffusi. Ma i bicchieri per cocktail non finiscono certo qui!